DONATO LANATI
Si è conquistato la fama di enologo-scienziato, perché il suo metodo di lavoro è basato sulla ricerca scientifica coniugata al rispetto della terra e del lavoro dell’uomo.
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Attraverso il Centro di Ricerca Enosis si propone di raggiungere l’elevata qualità dei vini, ricorrendo all’approccio scientifico.
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Laureato in Scienze Agrarie, con specializzazione in Viticoltura ed Enologia all’Università di Torino, è stato per 17 anni docente di Tecnologia Enologica per corsi di laurea di primo e secondo livello.
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E’ membro dell'OIV (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino) in qualità di esperto nella Commissione Enologia.
Svolge un'intensa attività di consulenza in Italia e all’estero, in particolare in Georgia, Svizzera, Bulgaria, Kazakistan e Cile.
Va a lui il Miglior Vino Bianco Secco del Mondo per la categoria monovitigni (2019).
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E' convinto che il metodo più efficace per vestire i vini di forte identità territoriale e varietale, sia quello di fare formazione al personale di vigna e di cantina, i veri artefici della produzione dei vini.
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Considera l'unione di ricerca e sensibilità, il mezzo per vincere spazio e tempo e per dare maggior affidabilità al marchio, soprattutto per soddisfare, nei gusti e nelle curiosità, il vero protagonista di tutta la filiera, qual è il consumatore.
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I vini per lui sono il prodotto della cultura di una civiltà agricola.
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Da sempre, la sua passione è capire cosa ci sia dentro all'acino d'uva e come trasferire, nel bicchiere, le sintesi che esso racchiude.
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Se non fosse diventato enologo, sarebbe entomologo.
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E’ stato portiere della Nazionale del Vino.
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Fin da adolescente pratica motocross, passione che lo ha portato a partecipare a diversi Campionati Italiani e Mondiali. Nel 2019 ha partecipato alla Six Days di Enduro Vintage in Portogallo (Medaglia di Bronzo).
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E’ autore e coautore di numerose pubblicazioni (elenco nella pagina “pubblicazioni”).