XIX Competizione Internazionale al Château de Pierreclos in Bourgogne
PRODOTTO IN BULGARIA: EDOARDO MIROGLIO BRUT ROSE’ 2016 PINOT NERO 100% METODO CLASSICO
C’è il Brut Rosé Edoardo Miroglio, dell’omonima azienda bulgara, firmato dall’enologo Donato Lanati sul podio alla XIX Competizione annuale dei Best Sparkling Wine in the World, celebrata al Château de Pierreclos in Bourgogne lo scorso dicembre. Si tratta di un Brut Rosé del 2016 Metodo Classico ottenuto in purezza da uve 100% Pinot Nero coltivate e vinificate in Bulgaria, nella storica regione della Tracia, posta nell’estrema punta sub-orientale della penisola balcanica ai confini con Turchia e Grecia. Più precisamente, l’area di coltivazione del vigneto è nel villaggio di Elenovo (a circa 15 chilometri dalla città di Nova Zagora) ed è posta su un lieve rilievo collinare disegnato da pettinati filari (prevalentemente di autoctoni Mavrud e Ruben) e ordinati coltivi, caratterizzata da una buona escursione termica tra notte e giorno.
Grazie alla mano “fatata” del Doct Lanati, da circa 10 anni consulente della Miroglio, l’eccellenza sparkling di cantina ha conquistato il terzo posto nella classifica internazionale. Dal colore rosa tenue con bollicine fini e persistenti, l’Edoardo Miroglio Brut Rosé ha un profumo elegante e fine all’olfatto con leggere note floreali, che ricordano la rosa selvatica e la fragola, e con un lieve sentore di crosta di pane. Il gusto è quello di un grande vino dalla personalità certa, nel quale lo spessore e l’armonia si identificano nell’eccellente eleganza dell’equilibrio. Elegante è anche cremosità che sorprende e ruota intorno ad un dinamismo che trascina fino al maestoso, avvolgente e interminabile finale.
Una grande soddisfazione e un gratificante riconoscimento per l’azienda e per Lanati che, negli spumanti, trova sempre stimoli vivi per rinnovate sfide e nuovi traguardi. “Il Pinot nero è un vitigno difficile e complicato e, per questo, sempre molto interessante e curioso – racconta il vate dell’enologia. – Ogni fase è da gestire con attenzione e precisione. Tra i passaggi maggiormente delicati ci sono quelli della rifermentazione: la prima a 11 gradi e poi, la seconda, in bottiglia a 12,5° con 5 atmosfere. Le bollicine, com’è noto, dipendono dalla quantità di Colloidi che la pianta riesce ad assorbire. Fondamentale, dunque, il territorio e, più Colloidi significa più bollicine fini e croccanti”.
La storica Competizione Best Sparkling Wine punta, annualmente, a scoprire e a valorizzare i migliori vini in base alla loro qualità intrinseca. Tra gli obiettivi della competizione ci sono: mettere in evidenza identità e ricchezza delle diverse produzioni, migliorare la conoscenza degli spumanti e incoraggiare la ricerca scientifica. E su quest’ultimo punto, Lanati è indubbiamente un abile maestro grazie al suo Centro di Ricerca Applicata Enosis Meraviglia di Fubine, nel Monferrato, unico al mondo per dotazioni di altissima qualità, strumentazioni di elevata precisione, completezza delle dotazioni tecnico-scientifiche e tecnologiche (tra le quali anche alcuni macchinari ideati e brevettati dallo stesso Lanati) e, ultimo ma non ultimo, per l’unicità professionale del suo team.
Quale, ora, la prossima sfida per il Doct scienziato del vino? “Non so mai cosa mi aspetta. Alle volte sono in corsa senza sapere di esserlo – chiosa Lanati. - Questo riconoscimento è stata una grandissima soddisfazione che, ancora una volta, sollecita e stimola la mia curiosità verso le nuove frontiere del sempre mutevole, infinito e incantevole mondo enoico. Tutto è una sfida e la mia vita è una sfida grande come la vita stessa”.
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